Milano, 12 set. (AdnKronos) – Il trasferimento dell’Ema a Milano sarebbe un fattore di sviluppo e di incentivo per la ricerca e per le imprese del settore farmaceutico. E’ quanto sottolinea Pier Sandro Cocconcelli, delegato all’internazionalizzazione dell’Università Cattolica di Milano e docente alla facoltà di Agraria dell’ateneo milanese. L’Agenzia europea del farmaco nel capoluogo lombardo potrebbe generare un indotto e funzionare come “fattore di ricaduta e di stimolo per chi lavora nel mondo della ricerca”, spiega Cocconcelli all’Adnkronos.
In particolare la presenza dell’Ema potrebbe stimolare i professori e i ricercatori delle università milanesi a partecipare ai bandi competitivi per effettuare ricerche per l’autorità europea, anche “se non bisogna dimenticare che queste si tratta di agenzie europee e come tali devono lavorare: i bandi di ricerca sono aperti a tutta Europa”.
Oltre alla ricerca, sarebbero coinvolte anche le numerose imprese della farmaceutica attive a Milano e in Lombardia. “E’ poi necessario il ruolo delle imprese della farmaceutica e dei centri di ricerca, che collaborano nella produzione dei dossier e dei dati scientifici necessari per il processo di autorizzazione” dei farmaci, conclude.