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Cannabis: Bernardini, sciopero della fame per diritto alla salute

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Roma, 26 mag. (AdnKronos) – “Questa volta lo sciopero della fame che ho iniziato dalla mezzanotte di ieri ha ad oggetto non solo la situazione delle carceri e dell’esecuzione penale (sempre più illegali) ma anche il diritto alla salute di chi si cura con la cannabis terapeutica. E’ notizia di queste ore, infatti, che uno dei farmaci più usato dai pazienti, il Bediol, sia sparito dalla circolazione. A darmene notizia è stato Andrea Trisciuoglio, segretario di LapianTiamo, associazione con la quale da anni porto avanti disobbedienze civili per affermare il diritto alle cure”. Lo afferma Rita Bernardini, del Coordinamento di presidenza del Partito radicale nonviolento transnazionale transpartito.
“La ditta olandese produttrice del Bediol, infatti, ha fatto sapere che prima di ottobre non sarà in grado di rifornire le farmacie europee a causa di ‘raccolti andati a male’. In attesa che il ministero della Sanità fornisca risposte convincenti e risolutive ai malati affetti da gravi patologie, prosegue -aggiunge Bernardini- il digiuno e la mia ennesima coltivazione domestica. A questo proposito, è bene ricordare che nonostante le mie documentate autodenunce di violazione dell’art. 73 Dpr 309/90, sono da anni ‘impunita’, a differenza dei tanti che finiscono in carcere e sotto processo per coltivazione di marijuana, anche quando lo fanno per difendersi dalle carenze ed omissioni del sistema sanitario pubblico (vedi caso di Fabrizio Pellegrini)”.