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Antiquari milanesi, in mostra la Stanza delle meraviglie (Fotogallery)

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Milano, 17 mar. (Labitalia) – Il bello delle scienze, della natura, dell’arte. Una mostra tra Naturalia e Artificialia, per osservare tradizionali antichità, cimeli storici e opere d’arte, scoprendo curiosità naturali, rarità esotiche, manufatti straordinari. L’associazione Antiquari Milanesi presenta così ‘Wunderkammer, La stanza delle meraviglie’, una mostra che sarà inaugurata a Palazzo Bovara il 23 marzo, dalle ore 17. La serata sarà arricchita da una conferenza sull’argomento tenuta dall’architetto Maurizio De Paoli e la mostra sarà visitabile presso le sedi degli antiquari aderenti all’iniziativa, dal 24 marzo al 7 aprile. (fotogallery)
La presentazione sarà occasione per sensibilizzare gli ospiti rispetto a quella forma di collezionismo enciclopedico che si diffuse in Europa a partire dal XVI secolo considerato il primo embrione, concettuale ed estetico, dei moderni musei: la Wunderkammer, appunto.
Preziosità e bizzarrie della natura e oggetti artefatti dall’uomo, unici per la loro straordinarietà agli occhi dei contemporanei, componevano infatti le ricche collezioni di eruditi, scienziati e principi impegnati in una ricerca spasmodica e frenetica.
Negli studioli delle curiosità, nelle stanze delle meraviglie, nelle Kunst und Wunderkammer si raccolsero manufatti ai quali, non di rado, furono attribuiti poteri magici, taumaturgici, soprannaturali. Ed è proprio questa ‘Stanza delle meraviglie’ che gli antiquari milanesi ricreeranno, ripercorrendo l’esperienza di eruditi e scienziati, nonché di grandi sovrani collezionisti (da Rodolfo II d’Asburgo a Praga a Cristiano IV di Danimarca; da Ferdinando II, nel Tirolo, senza dimenticare i Farnese e i Medici) che si adoperarono per costruire un microcosmo deputato alla contemplazione e alla meditazione.
Un luogo che divenne un ideale specchio nel quale vedere riflessa l’immagine del proprio essere, della propria potenza e grandezza e che oggi consente di approfondire la brama di conoscenza propria della biblioteca o del laboratorio alchemico, riscoprendo gusti e passioni di un tempo.
“L’arte -ricorda Domenico Piva, presidente associazione Antiquari Milanesi- scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni, diceva Pablo Picasso. Mi piace pensare che questa sia la missione anche di noi antiquari: divulgatori d’arte ed esploratori del bello. Noi, che ci occupiamo dell’immagine, ma anche di ciò che vi è dietro: di ieri, ancor prima che dell’oggi. La nostra associazione è nata per trasmettere valori e diffondere cultura, per creare comunità, fare squadra, andando oltre ogni protagonismo, superando tutte le correnti”.
“Perché -sottolinea- dopo quasi un decennio di dura crisi, è adesso il tempo di tornare a esser forti. Di non dimenticare la grandezza dell’arte, dei suoi artisti e dei suoi artigiani, depositari di storie e creazioni di valore immenso. Artisti e artigiani che meritano di essere conosciuti e apprezzati non solo dai collezionisti, ma da un pubblico più vasto e di ogni età”.
“Certo -ammette Domenico Piva- abbiamo avuto qualche difficoltà. Per questo, l’impegno della nostra associazione vuole essere ancora più forte e determinato, valorizzando da un lato l’operato degli antiquari e infondendo dall’altro la sicurezza e la fiducia nei compratori. Sarà sorprendente scoprire l’emozione di un acquisto nuovo: un acquisto di testa, ma ancora più di cuore”.