Roma, 18 gen. (AdnKronos) – Si fa serrato il confronto tra i vertici di Alitalia e gli azionisti sul nuovo piano industriale mentre Etihad non si dice interessata all’acquisizione di una quota di Lufthansa e assicura, invece, il proprio impegno per il rilancio della compagnia. In vista della deadline di inizio febbraio, fissata dal Governo che nell’incontro con l’azienda il 9 gennaio scorso ha chiesto la presentazione di un business plan dettagliato e condiviso nell’arco di 3 settimane, l’ad dell’aviolinea Cramer Ball è impegnato in questi giorni in una fitta serie di incontri con i soci di Cai, cui fa capo la quota di maggioranza della società, per illustrare e spiegare loro le 158 pagine del piano quinquennale della compagnia che non solo dovrà salvare la compagnia ma definire una nuova rotta di sviluppo.
Un compito, quello del top manager australiano, non certo facile viste le divergenze e i contrasti all’interno della compagine azionaria e le pesanti critiche che sono arrivate dal Governo italiano alla gestione della compagnie. Ma, su questo fronte, segnali distensivi sono giunti da Abu Dhabi, passando per Dublino. E’ dalla capitale irlandese, infatti, che il numero uno di Etihad e vicepresidente di Alitalia, James Hogan, coglie l’occasione della 19ª Annual Global Airfinance Conference non solo per assicurare il supporto di Etihad e del governo di Abu Dhabi come azionista di lungo termine in Alitalia ma anche per esprimere “gratitudine” per il sostegno dato dagli azionisti di maggioranza Unicredit e IntesaSanpaolo e dal governo guidato da Paolo Gentiloni.
Un deciso cambio di registro rispetto al j’accuse lanciato, nell’ottobre scorso, nei confronti dell’esecutivo colpevole, per Hogan, di non aver mantenuto gli impegni con Alitalia, e al quale aveva prontamente risposto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio.