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Africa: in 1.800 a Cuamm con Gentiloni e Draghi, in un anno assistiti 55mila parti

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Milano, 11 nov. (AdnKronos) – In meno di anno, l’ultimo progetto sulle mamme e sui bambini del Cuamm Medici con l’Africa ha permesso di assistere in sette Paesi africani oltre 55.200 parti, 2.410 bambini malnutriti gravi e 17.167 malnutriti cronici. Per fare il punto sull’esperienza del primo anno di ‘Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni’, la prima Ong italiana in campo sanitario ha chiamato a raccolta 1.800 persone, tra società civile e ospiti istituzionali. “Grazie, semplicemente, per quello che fate: il vostro esempio fa bene all’Italia”, ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, alla platea di cittadini impegnati, tra medici rientrati, associati di ong, gruppi d’appoggio a livello locale, donatori, volontari e semplici sostenitori.
L’appuntamento al Teatro della Luna è stato una sorta di assemblea collettiva per fare il bilancio del progetto lanciato lo scorso anno, il 5 novembre, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’obiettivo del programma, da 15 milioni di euro, è quello di raddoppiare i parti assistiti all’anno nei prossimo cinque anni. Partito da quattro paesi, si è esteso a dieci ospedali e a sette stati africani: i fondi raccolti permetteranno di garantire a 320mila mamme il diritto al parto assistito e l’assistenza nutrizionale per i loro figli nei primi due anni di vita in Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda.
I medici impegnati in Africa hanno raccontato di persona l’emergenza fame in Sud Sudan o, ad esempio, la lenta ‘ripartenza’ della Sierra Leone dopo l’epidemia di Ebola. “Bisogna fare di più e meglio con l’Africa, con più coraggio e più determinazione”, ha esortato il direttore del Cuamm, don Dante Carraro. La percezione di molti, infatti, è che la situazione nel Continente sia in molti casi peggiorata o, per dirla con le parole di Gentiloni, che l’Africa “sia di nuovo in bilico”.