Torino, 23 mar. (Labitalia) – Un robot per aiutare gli studenti a imparare materie scolastiche curricolari, come matematica e arte, stimolandone la capacità di apprendimento attraverso l’uso interattivo delle nuove tecnologie. È l’obiettivo del progetto Robo-Scuola, realizzato dall’associazione Dschola in partnership con la Fondazione Crt e Comau per circa 3.000 studenti piemontesi dai 6 ai 19 anni e un centinaio di docenti. Fino a maggio saranno coinvolte complessivamente 38 scuole, di cui 14 primarie, 11 secondarie di primo grado e 13 secondarie di secondo grado, che già partecipano al progetto Diderot della Fondazione Crt.
Robo-Scuola è un’iniziativa didattica innovativa, sia per le modalità di lavoro proposte sia per le sue finalità: per la prima volta, infatti, l’apprendimento scolastico in classe viene facilitato da una collaborazione interattiva ‘studente-robot’. Per gli alunni non si tratterà di cimentarsi con lo studio della Robotica, ma di utilizzare il robot come un vero e proprio strumento didattico, capace rendere più intuitiva e affascinante la comprensione di normali materie di studio, quali la matematica e l’arte.
Il progetto Robo-Scuola è l’esempio concreto di come le tecnologie avanzate possano essere utilizzate per sviluppare una nuova modalità di apprendimento, capace di integrare e supportare al meglio gli strumenti e le metodologie didattiche tradizionali insieme e accanto agli insegnanti. A lavorare tra i banchi di scuola con i giovani alunni sarà e.DO, il nuovo robot antropomorfo progettato e realizzato da Comau in modalità ‘aperta’, proprio per essere utilizzato a fini didattici ed educativi.
“Attraverso uno strumento come il robot, vicino al ‘linguaggio’ dei ragazzi, portiamo nelle scuole del territorio – afferma il segretario generale della Fondazione Crt, Massimo Lapucci – metodologie didattiche ad alta innovazione, capaci di diventare vere e proprie best practice per il Paese. Robo-Scuola viene sperimentato per la prima volta nelle classi del progetto Diderot della Fondazione Crt, che offre ogni anno a migliaia di studenti l’opportunità di avvicinarsi in modo creativo e stimolante a discipline in ambiti molto vari, affiancando e integrando il lavoro quotidiano svolto dagli insegnanti”.
“Comau è orgogliosa – afferma Donatella Pinto, responsabile delle Risorse Umane di Comau – di partecipare a un progetto innovativo come Robo-Scuola, insieme a dei partner di grande valore come la Fondazione Crt e l’associazione Dschola e a numerose scuole del territorio piemontese. Questo programma di studio dimostra concretamente l’importanza che i robot possono assumere anche in un contesto educativo e con finalità didattiche. Il robot assume infatti i caratteri di uno strumento di lavoro per allievi e insegnati, utile per sviluppare nuove competenze all’interno di un panorama formativo in continua evoluzione e aperto al cambiamento”.
Ogni scuola coinvolta partecipa al progetto con tre diverse classi: gli studenti sono chiamati a frequentare un modulo specifico, che prevede una lezione di arte o di matematica, della durata di 100 minuti, facilitati dalla presenza di un divulgatore scientifico. Gli alunni dovranno imparare in primo luogo a conoscere come funziona un robot e i quali sono i suoi componenti, assemblandone alcune parti. Il robot che verrà ‘creato’ in aula sarà poi utilizzato dagli studenti per svolgere le diverse attività didattiche. I risultati di apprendimento raggiunti grazie a Robo-Scuola saranno valutati dai docenti in base a parametri e obiettivi stabiliti nelle fasi preliminari del progetto.
Per facilitare l’apprendimento della matematica, ad esempio, gli studenti delle scuole primarie avranno il compito di movimentare sagome di figure geometriche mediante un robot su cui è montata una pinza, per poi collocarle in un’area definita di cui dovranno calcolare il perimetro. Nelle scuole secondarie, invece, grazie a un robot dotato di uno strumento grafico, gli allievi dovranno individuare dei punti nello spazio e tracciare delle curve su un piano cartesiano. Per gli studenti delle scuole primarie e secondarie che frequenteranno il modulo di arte, invece, il progetto Robo-Scuola sarà dedicato alle invenzioni di Leonardo da Vinci, che verranno studiate e confrontate con l’uso delle moderne tecnologie robotizzate.
Oltre al percorso didattico in aula, il progetto Robo-Scuola dà agli istituti coinvolti anche la possibilità di partecipare a un bando di concorso sul tema della ‘cooperazione tra robot ed esseri umani’. Entro l’8 aprile 2017 gli studenti dovranno inviare un elaborato (foto, video, disegno) al comitato organizzatore.
La Fondazione Crt-Cassa di Risparmio di Torino è un ente privato non profit nato nel 1991. Da 25 anni è uno dei ‘motori’ dello sviluppo e della crescita del Piemonte e della Valle d’Aosta in tre macro-aree: Arte e Cultura, Ricerca e Istruzione, Welfare e Territorio. Interviene con progetti e risorse proprie per la valorizzazione dei beni artistici e delle attività culturali, la promozione della ricerca scientifica e della formazione dei giovani, il sostegno all’innovazione e all’imprenditoria sociale, l’assistenza alle persone in difficoltà, la salvaguardia dell’ambiente, il sistema di protezione civile e di primo intervento.