Roma, 2 feb. (AdnKronos) – “La gran parte degli italiani sa che il contrario della parola discriminazione è uguaglianza. Attenzione questa non è ideologia ma semplicemente giustizia”. Lo ha detto la senatrice del Pd, Monica Cirinnà, aprendo la discussione generale in aula sulle unioni civili.
“I due anni nei quali ho lavorato su questo testo -ha aggiunto- sono stati difficili perché ho vissuto sulla mia pelle i risvolti di un dibattito avvelenato fin dalla lunghissima discussione in commissione che ha appesantito un iter parlamentare di per sé complicato. Abbiamo scelto la via delle unioni civili per rispondere a criteri di prudenza, nella convinzione che alla piena eguaglianza si arriverà passo dopo passo”.
“Rifletto -ha sottolineato Cirinnà- su quanta disinformazione e strumentalizzazione politica hanno fuorviato il dibattito pubblico. La frase che ritengo più falsa è che in Italia stiamo introducendo il matrimonio e l’adozione gay. Questo non è vero. E sull’estensione della responsabilità genitoriale sul figlio minore del partner si sono agitati i fantasmi più spaventosi. La legge 40, quasi interamente riscritta dalla Consulta, vieta e punisce espressamente la pratica della gestazione per altri! Questo divieto è in vigore, resterà in vigore e in nessun modo il testo di cui discutiamo oggi interferisce con tale divieto”.