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Tunisia, proteste e scontri: 600 arresti

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Tunisia, 24 gen. (AdnKronos/Dpa) – Le forze di sicurezza tunisine hanno arrestato quasi 600 persone per le proteste e gli scontri dei giorni scorsi in tutto il Paese, i più violenti dalla rivoluzione del Gelsomini di cinque anni fa. Lo ha riferito il ministero degli Interni, secondo cui gli arrestati sono accusati di aver partecipato ad atti di vandalismo.
Intanto, però, dopo l’imposizione del coprifuoco notturno, due giorni fa, in tutto il Paese è tornata la calma. Le proteste erano esplose lo scorso fine settimana dopo la morte, per folgorazione, di un disoccupato che si era arrampicato su un palo della luce per contestare la sua esclusione da una graduatoria per un posto di lavoro.
Un incidente che ricorda quello di cinque anni fa, quando un venditore di frutta e verdura, Mohamed Bouazizi, si era dato fuoco per denunciare la situazione economica del suo Paese, innescando le proteste in Tunisia, poi allargatesi ai Paesi vicini, che diedero inizio alla Primavera araba.