Venezia, (AdnKronos) – “Con il No al referendum, approvato ieri dal Consiglio regionale, il Veneto vuol lanciare un segnale forte al governo. Questa riforma non va bene perchè si vanno a penalizzare le autonomie che funzionano, invece di premiarle. Così, il rischio è di abbassare il livello di tutti i servizi gestiti dalle Regioni a livello delle peggiori”. Il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale Veneto, Nicola Finco spiega così all’Adnkronos il significato della risoluzione approvata ieri dalla maggioranza dell’Assemblea regionale veneta che ha deciso per il ‘No’ al referendum di domenica prossima.
“Abbiamo deciso di proporre questo documento a pochi giorni dal voto – spiega il capogruppo del Carroccio – per ribadire il ‘No’ politico della Regione del Veneto a questa riforma costituzionale che andrà ad annientare le autonomie locali, e che sicuramente farà calare i livelli dei servizi, soprattutto nel comparto sanitario, e che porterà ad avere dei burocrati romani che gestiranno molte materie che oggi sono gestite, bene, dalla Regione Veneto”.
E Finco ricorda che “la risoluzione impegna poi la giunta, nel caso vincesse il Sì, a fare ricorso alla Corte Costituzionale contro questa riforma perchè lede le Regioni e la loro autonomia, come previsto dall’art. 5 della Costituzione”.