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Pediatria: in Italia 235 mila alunni con disabilità ma a scuola barriere

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Roma, 4 mar. (AdnKronos Salute) – Nonostante nel nostro Paese gli alunni con disabilità iscritti nell’anno scolastico 2014-2015 siano stati quasi 235 mila – il 2,7% del totale, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – gli istituti italiani presentano numerose barriere che non li rendono inclusivi. Tra queste l’assenza di segnali visivi, acustici e tattili per favorire la mobilità all’interno della scuola di alunni con disabilità sensoriali; la mancanza di percorsi interni ed esterni accessibili; la scarsa presenza di tecnologie informatiche per l’apprendimento. Un grande limite se si considera che il 65,3% degli alunni con disabilità ha un deficit di tipo intellettivo, il 3,5% motorio, il 2,7% uditivo e l’1,6% visivo.
E’ la fotografia scattata, su base di dati Istat e Miur, da Exposanità (Bologna, 18-21 maggio), la manifestazione italiana dedicata ai temi della sanità e dell’assistenza, che propone momenti di approfondimento e iniziative speciali dedicate al tema dell’inclusività, dalla vita quotidiana, all’istruzione, dall’educazione, al tempo libero.
I dati indicano, per quanto riguarda il grado di scuola in cui sono inseriti, che il 10% degli alunni disabili frequenta la scuola dell’infanzia, il 37% la scuola primaria, il 28% la scuola secondaria di primo grado e il 25% la scuola secondaria di secondo grado. L’incidenza più elevata di alunni con disabilità si segnala in Abruzzo (3,3% sul totale degli alunni della regione), Lazio (3,2%) e Liguria (3%), mentre Basilicata (2%), Calabria (2,1%) e Friuli-Venezia Giulia (2,1%) sono le regioni con il tasso più basso.
Il sostegno gioca un ruolo chiave nell’integrazione. Nel nostro Paese il rapporto tra numero di alunni con disabilità e posti per il sostegno, dopo aver raggiunto quota 2,09 nell’anno scolastico 2009-2010, è ritornato a 1,85 nell’anno 2014-2015. Il rapporto è più basso nelle regioni del Sud Italia: in Molise viene affidato un incarico per il sostegno ogni 1,38 alunni con disabilità, in Calabria uno ogni 1,49. Viceversa, il rapporto aumenta al Nord, dove spiccano Veneto (2,10) e Liguria (2,09).
Per quanto riguarda le barriere tecnologiche, circa un quarto delle scuole non ha postazioni informatiche destinate alle persone con disabilità. All’interno del percorso di inclusione dello studente disabile nel progetto educativo della classe, la tecnologia ha il ruolo fondamentale di ‘facilitatore’. Nella scuola primaria e secondaria di primo grado, circa un quarto delle scuole non possiede strumenti informatici destinati alle persone con disabilità. Per quanto riguarda gli strumenti didattici compensativi, se il 35% non ne fa uso, è ben il 25% degli alunni ad avvalersi di software per l’apprendimento. Più in generale, a disposizione degli studenti affetti da disabilità ci sono pc, tablet, registratori, lettori cd/dvd, fotocamere che permettono la personalizzazione della didattica (per il 47% degli alunni con sostegno).
Sul fronte delle barriere architettoniche, se in Italia si registra una percentuale abbastanza alta di scuole che hanno scale a norma (82,4% di scuole primarie e 89,5% di secondarie di primo grado) e servizi igienici a norma (80,6% di scuole primarie e 84,3% di secondarie di primo grado), rimangono appannaggio di pochi istituti le mappe a rilievo e i segnali visivi, acustici e tattili che sono presenti in solo 3 scuole su 10, sia a livello primario (29,3%) sia secondario di primo grado (30,1%). Situazione leggermente migliore, seppur insufficiente, per quanto riguarda percorsi interni ed esterni facilmente accessibili: solo il 42,9% delle scuole primarie e il 44,1% delle secondarie di primo grado ne è dotata.
“La scuola deve essere il luogo dell’inclusione per eccellenza – afferma Marilena Pavarelli, Project Manager di Exposanità – in fatto di strutture e strumenti tecnologici che mette a disposizione, ma soprattutto per il ruolo che svolge per l’affermarsi di una cultura dell’apertura e dell’accettazione per l’altro che non può trovare terreno più fertile che a scuola, appunto. Exposanità offrirà una serie di appuntamenti pensati per coloro che seguono gli alunni con necessità speciali – famiglie, insegnanti di sostegno, logopedisti, fisioterapisti e terapisti occupazionali – in un ciclo di iniziative che spazieranno dalla comunicazione aumentativa, ai disturbi dell’elaborazione sensoriale, ai prodotti informatici in fatto di tecnologie”.
Durante la prossima edizione di Exposanità, infatti, verrà allestito un campo prove per testare le funzionalità delle sedie a rotelle più innovative, mentre all’interno di Horus Sport sarà possibile praticare dal vivo le discipline paralimpiche più diffuse. Sarà attivata una ludoteca attrezzata con giochi accessibili a tutti e verrà realizzata un’area riservata al turismo accessibile.
Exposanità ospiterà inoltre il Meeting Internazionale Iso, che dopo Gran Bretagna, Cina e Giappone farà tappa a Bologna per parlare di standard Iso per carrozzine.