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Palermo: legali Basile chiedono trasmissione atti a Caltanissetta

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Palermo, 18 nov. (AdnKronos) – La difesa di Rosario Basile, il patron della Ksm, coinvolto nell’inchiesta il patron della Ksm e ormai ex Presidente dell’Irfis, finito a settembre agli arresti domiciliari, con l’accusa di aver minacciato l’ex amante da cui ha avuto un figlio, chiedono la trasmissione degli atti alla Procura di Caltanissetta. La richiesta è stata avanzata oggi durante l’interrogatorio di garanzia di Basile davanti al gip Filippo Serio. Nei giorni scorsi, il gip ha disposto, con una nuova misura cautelare, il divieto temporaneo a Basile, accusato di falso ideologico in atto pubblico e frode processuale, di ricoprire uffici direttivi all’interno delle società Ksm s.p.a e Ksm service s.r.l. per dodici mesi.
“A nostro avviso l’autorità giudiziaria di Palermo non ha competenze – spiegano gli avvocati Antonio Ingroia e Nino Caleca alla fine dell’interrogatorio – è competente Caltanissetta. Ecco perché abbiamo chiesto la trasmissione degli atti in quella sede”. I legali fanno riferimento a una sentenza emessa da un giudice del lavoro sul licenziamento di un ex dipendente della Ksm, sulla base dei presunti tabulati falsi. “Sono certo che il giudice non ha nessuna responsabilità, ma gli atti vanno trasmessi a Caltanissetta per approfondire la vicenda per il giudice del lavoro di Palermo ha emesso una ordinanza falsa perché fondata su prove false”.
E l’altro legale, l’avvocato Nino Caleca, ha aggiunto: “Abbiamo ribadito oggi il carattere esclusivamente privato di tutta questa vicenda – spiega – per evitare che la stessa abbia ripercussioni negative sulle società del dottor Basile, sia sotto il profilo imprenditoriale che occupazionale”.