Milano, 15 gen. (AdnKronos) – La moda maschile scalda i motori per l’imminenete via alle sfilate dedicate al prossimo inverno. Di scena 40 sfilate, 43 presentazioni e 4 su appuntamento. Ma è una parentesi dedicata alla donna la prima sfilata della giornata con Indian Rose alle 18 nella Rimessa dei Fiori di via San Carpoforo. Quindi è la volta Ports 1960 che porta all’Arengario una performance alle 19. Il direttore creativo di Roberto Cavalli, Peter Dundas, è alla sua prima prova con l’uomo per la maison fiorentina.
Domani, sabato 16 gennaio, si entra nel vivo con Corneliani, Ermenegildo Zegna, Lucio Vanotti. E’ lui il giovane designer selezionato da Giorgio Armani per sfilate nel suo quartier generale di via Bergognone. Quindi Costume National Homme. Dopo una breve pausa riprendono i catwalk con Marni, Jil Sander. Les Hommes, Neil Barrett. Quindi pal Zileri che torna a sfilare e sceglie come location CityLife con ingresso da piazza VI Febbraio. Idem per Versace alle 20 con ingresso da viale Eginardo. Ultimo della giornata Philipp Plein alla Fabbrica del vapore di via Procaccini.
Bottega Veneta apre la giornata di domenica, seguita da N.21, Richmond, Salvatore Ferragamo nella ormai consueta sede di Piazza Affari. Quindi Calvin Klein, Vivienne Westwood, Missoni, Daks, Prada, Moncler Gamme Bleu e Damir Doma. Negli ultimi due giorni altri big come Diesel Black Gold, Emporio Armani, Antonio Marras, Etro, Msgm. Torna in passerella Canali, quindi Ermanno Scervino, Fendi, Marcelo Burlon County of Milan. Infine Brioni. In chiusura di Milano Fashion Week, come sempre Giorgio Armani, insieme a Dsquared2, Dirk Bikkembergs e Christian Pellizzari. Chiude l’inglese Helen Anthony, altra new entry del calendario milanese. MMU sarò anche palcoscenico per Ferutdin Zakirov, designer uzbeki che presenterà la sua collezione nella showroom di via Manzoni.