Home Nazionale Migranti minori non accompagnati, parte da Palermo la grande ‘rivoluzione’

Migranti minori non accompagnati, parte da Palermo la grande ‘rivoluzione’

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Palermo, 14 nov. (AdnKronos) – Una vera e proprio ‘rivoluzione’ nella gestione dei migranti minori non accompagnati che parte da Palermo, capofila in Italia di un protocollo d’intesa, firmato oggi in Prefettura alla presenza del ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Con le nuove regole, le prime in Italia, il minore straniero che arriva da solo a bordo dei barconi, viene praticamente preso ‘per mano’ e accompagnato verso la maggiore età. Da ora si potrà prevedere un piano individualizzato di accompagnamento del minore. Cosa finora mai avvenuta. Al momento solo a Palermo sono oltre 1.700 i minori sotto tutela. Con una ‘grande madre’, l’assessore alle Attività sociali Agnese Ciulla, che ha lavorato al protocollo, fin dal primo istante, con il giudice tutelare Fabio Pilato. Ed è proprio Pilato a firmare i provvedimenti di tutela per i minori.
Il protocollo di intesa, relativo alla presa in carico dei minori stranieri non accompagnati, in gergo tecnico ‘MSNA’, è stato firmato tra il Comune di Palermo, il Tribunale Civile di Palermo, il Tribunale per i Minorenni di Palermo, la Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, la Questura di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, l’Ufficio Scolastico Regionale. Il lavoro di coordinamento è stato realizzato proprio dagli Uffici dell’Assessorato comunale alla Cittadinanza Sociale.
L’intesa ha durata biennale ed assegna a tutte le istituzioni coinvolte dei compiti ben definiti, riguardano la promozione e la tutela sostanziale ed effettiva del minore straniero non accompagnato fin dal momento in cui approda sul territorio italiano, attraverso la predisposizione di “progetti individualizzati di accompagnamento”; l’istituzione di un elenco di tutori volontari chiamati ad operare sul territorio della Città di Palermo; l’individuazione e la risoluzione delle criticità relative all’identificazione ed all’eventuale accertamento della minore età, nonché quelle relative allo svolgimento dei rispettivi ruoli e alle comunicazioni interistituzionali nell’adozione e nell’attuazione degli ulteriori eventuali provvedimenti giudiziari.