Venezia, 7 feb. (AdnKronos) – In Veneto un residente su 10 ha passaporto straniero. Regione di storica emigrazione fino agli anni Sessanta del secolo scorso, da trent’anni è terra di immigrazione. Una presenza ormai stabile e che si sta integrando: lo dimostrano gli oltre 100 mila stranieri residenti in Veneto che sono diventati ‘italiani’ acquisendo la cittadinanza negli ultimi dieci anni, con una impennata lo scorso anno di 20mila ‘naturalizzazioni’, e il progressivo allineamento delle comunità straniere ai comportamenti demografici della società veneta. A fotografare i cambiamenti in atto nella società veneta è il Rapporto annuale sull’immigrazione straniera in Veneto, elaborato dall’Osservatorio regionale sull’Immigrazione su dati statistici 2014.
“Il Veneto, con il 16 per cento del totale nazionale di nuove cittadinanze, in aumento del 40 per cento rispetto all’anno precedente, dimostra di essere terra di integrazione, nella quale gli immigrati hanno trovato lavoro, casa e costruito famiglie”, sottolinea Manuela Lanzarin, assessore ai flussi migratori Manuela Lanzarin. “ I ‘nuovi veneti’ rappresentano oltre il 2 per cento della popolazione, con un trend che appare in costante crescita. Si tratta di un fenomeno demografico e sociale del quale dobbiamo tener conto nel pianificare le politiche sociali del prossimo decennio. Il rapporto statistico regionale mette sotto la lente i percorsi dell’integrazione possibile, ma consente anche di focalizzare gli effetti della crisi economica sulle capacità di accoglienza di nuovi flussi migratori”.
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