(AdnKronos) – “Questo è ancora purtroppo un segno inequivocabile che ci sono problemi di democrazia lungi dall’essere risolti nel nostro Movimento – scrive Nicola da Messina – Certamente continuerò a votare il M5S e ad appoggiarlo, ma l’involuzione autoritaria mi preoccupa alquanto. Anche il fatto di avere un ‘Capo’ politico ne è un segno inquietante. Spero che Grillo si inventi qualcosa di più accettabile. Lo vedo come ‘garante’ (perfino con poteri di veto) non come ‘Capo’”.
Poche le voci isolate che difendono la scelta del blog. “Ma se non mi fido di Beppe di chi dovrei fidarmi? – chiede tra questi Dario M. – Se un domani la fiducia verrà tradita mi comporterò di conseguenza. Ma qualcuno pensa veramente, dallo stato in cui siamo, di passare (oplà!) alla democrazia perfetta?”. Anche tra Camera e Senato ci si interroga sulla rosa dei nomi. Da Palazzo Madama dubbi sull’esperienza dei più giovani, Fraccaro e Carinelli.
Ma anche Catalfo sembra non convincere. Qualche deputato getta ombre, in particolare, su Carinelli, fedelissima di Casaleggio considerata un ‘falco’ del Movimento, “ma da capogruppo non ha certo brillato”, lamenta qualche collega ricordando la vicenda delle mail hackerate e dello scontro con l’ex grillino Massimo Artini. Mentre di Fraccaro non convince il duplice ruolo sul fronte enti locali, ovvero di coordinamento con i sindaci M5S: il timore è che cozzi con la nomina a probiviro. Intanto sulla chat dei parlamentari vige il silenzio sulla rosa dei nomi, solo qualcuno osa chiedere se adesso toccherà ai probiviri sospendere. Il riferimento a Nuti e Mannino è evidente, per i due sembra ormai partito il countdown. Nessuna risposta in chat, silenti i probiviri in pectore e i due deputati siciliani. Del resto, sulle autosospensioni tutto tace.