Home Nazionale M5S: inchiesta firme false, un attivista si autoaccusa

M5S: inchiesta firme false, un attivista si autoaccusa

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Palermo, 11 nov. (AdnKronos) – Spunta un primo ‘pentito’ nella vicenda delle firme false del M5S alle amministrative del 2012 a Palermo. Come si apprende da fonti giudiziarie, un attivista del Movimento 5 Stelle, avrebbe deciso di raccontare ai magistrati della Procura che indagano sulla vicenda, quanto accaduto nel 2012. L’attivista avrebbe raccontato ai pm non solo di avere partecipato alla riproduzione di firme false per la presentazione della lista per la candidatura a sindaco di Riccardo Nuti, oggi deputato M5S, ma avrebbe anche fatto i nomi di chi c’era in quell’occasione.
Tra ieri e oggi i magistrati avrebbero già interrogato, nei locali della Digos di Roma, come persone informate sui fatti, alcune persone. Secondo indiscrezioni, anche dei deputati pentastellati. Tra cui Giulia Di Vita e Andrea Cecconi.
Da qualche giorno il procedimento penale non è più a carico di ignoti ma ci sarebbero i primi iscritti nel registro degli indagati i cui nomi sono ancora top secret. Pronti già gli inviti a comparire per gli indagati che saranno interrogati nei prossimi giorni dall’aggiunto Dino Petralia e dalla pm Claudia Ferrari, titolari dell’inchiesta.