(AdnKronos) – Ciò ovviamente, aggiunge Mameli, “se sarà confermato il nostro scenario di (sia pur modesta) ripresa del ciclo, la cui evoluzione sarà più importante degli effetti delle misure governative nel determinare il sentiero per la disoccupazione”.
A tal proposito, sottolinea l’economista di Intesa Sp, “manteniamo la nostra previsione di un pil in crescita di 1,2% nel 2016 (dallo 0,7% del 2015): è vero che di recente sono aumentati i rischi al ribasso per via della maggiore incertezza sullo scenario internazionale, tuttavia il recupero dell’export che si è verificata negli ultimi mesi del 2015 è di buon auspicio circa il fatto che la ripresa delle vendite verso i Paesi sviluppati possa compensare la debolezza verso i mercati emergenti”.
Anche l’andamento recente degli indici di fiducia (pur in calo per quanto riguarda le imprese, mentre il morale delle famiglie ha toccato un nuovo record), sottolinea ancora Mameli, “resta coerente con il nostro scenario di recupero congiunturale (a un ritmo di 0,3% t/t nel 2016, in linea con quanto visto nei primi 3 trimestri del 2015)”.