Roma, 2 feb. AdnKronos) – “L’appalto ottenuto dalla Trevi di Cesena per la manutenzione della diga di Mosul è solo un pretesto per trascinarci di nuovo in guerra. Ora è l’Iraq, domani toccherà a Siria e Libia. E per fortuna che Matteo Renzi aveva detto di non voler rincorrere le bombe degli altri…”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i deputati M5S delle Commissioni Esteri e Difesa, chiedendo che “il presidente Mattarella intervenga per opporsi a un intervento che, oltre a costituire una chiara violazione dell’articolo 11 della nostra Costituzione, rischia di trasformare l’Italia nel primo bersaglio dei terroristi, insieme a Francia e Stati Uniti. I nostri militari – concludono i 5 Stelle – restino a casa”.