(AdnKronos) – Anche il ministro dello Sviluppo economico Calenda rivolge indietro lo sguardo ai “20 anni di stagnazione, in cui ci si è occupati di tutto tranne che di industria ed economia e si sono tagliate le gambe al manifatturiero. Una guerra che ha lasciato sul campo un quarto delle truppe. Questo – scandisce- bisogna dirlo con chiarezza”.
Per Calenda, “quello su cui bisogna lavorare è tenere insieme il pezzo di Italia che funziona, che va, che esporta, che compete e quello che è rimasto indietro e che non può più rimanere indietro e che va aiutato in modo selettivo con incentivi agli investimenti come abbiamo fatto con questa manovra”. “Gli investimenti pubblici e privati -spiega il ministro- sono fondamentali. Il tessuto durante questi anni della crisi si è lacerato. E’ un lavoro lungo ma bisogna rimettere mattoncino su mattoncino”.