Home Nazionale Germania: Zaia, a Colonia primo vero scontro di civiltà (2)

Germania: Zaia, a Colonia primo vero scontro di civiltà (2)

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(AdnKronos) – (Adnkronos) – “Vorrei replicare a questi servitori fedeli di uno Stato che li manda in guerra e per le strade senza armi e benzina, senza uomini e mezzi, che soltanto in Veneto, stando agli ultimi dati forniti ai nostri servizi regionali, abbiamo 11 mila immigrati ‘transitati’ – riprende Zaia – Traduco per i non addetti ai lavori: transitati significa gente che è arrivata, non è stata neppure identificata, e ha fatto perdere le sue tracce. Gli ottimisti del governo e dell’accoglienza indiscriminata dicono, scrollando le spalle, che questi fantasmi hanno proseguito per i paesi del nord Europa. A noi, che frequentiamo tutti i giorni città, paesi, strade e quartieri e parliamo con la gente, resta vivo il sospetto che molti di questi fantasmi siano ancora qui, nei nostri territori, senza che nessuna autorità lo sappia né li controlli. Se qualcuno viene pizzicato, leggi colabrodo non consentono ai magistrati di sbatterlo in galera gettando la chiave o di rispedirlo al suo paese. E il tizio se ne torna a fare il fantasma in giro per il Veneto”.
“Si tratta di una gestione dell’immigrazione demenziale, che dà origine a violenze ed episodi di microcriminalità, questo ormai non lo contesta più nessuno – aggiunge il Presidente – Una gestione che fa male a quei profughi che scappano realmente da guerra e carestie desiderosi soltanto di riscattarsi e farsi una nuova vita, stesso pensiero ed aspirazione che ebbero milioni di emigrati veneti che fuggivano anche loro da fame e privazioni”.
“Visto che ormai anche i fautori dell’accoglienza, i buonisti ipocriti del presunto virtuoso scambio e confronto di culture, pronti a chiedere agli altri di aprire la porta al bisognoso purché la loro di porta resti ben chiusa, sono costretti a tacere per l’evidente gravità di quanto accaduto a Colonia, sarà bene ripensare alla difesa strenua dei nostri confini. Un Paese che si rispetti, i propri confini li difende!”, conclude.