Milano, 31 gen. (AdnKronos) – “Secondo Pierfrancesco Majorino, il Family Day ‘è la dimostrazione peggiore dell’Italia’, ‘un grande moto reazionario che mette in campo l’integralismo italiano’ e l’idea della Regione Lombardia di illuminare il Pirellone con la scritta ‘Family Day’ è ‘una iniziativa becera’”, ma lui è l’emblema di quella sinistra che non sa dialogare se non con chi la pensa allo stesso modo”. Così l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini, dal suo profilo Facebook, commenta le critiche espresse dall’assessore al Welfare del Comune di Milano, candidato alle primarie dei centrosinistra per il sindaco di Milano.
Majorino, prosegue Cappellini, è “l’emblema di una sinistra intollerante e incoerente che un giorno dice che chi rappresenta le istituzioni (quindi anche il Sindaco di Milano?) deve rappresentare tutti i cittadini e un altro giorno infama una piazza oceanica di famiglie perbene, la vera spina dorsale del Paese”. Dunque, conclude l’assessore, “questo signore vorrebbe fare il sindaco di Milano? Povera sinistra, com’è caduta in basso. Un tempo pensava al lavoro, oggi ai matrimoni gay e all’utero in affitto, simbolo quest’ultimo del nuovo capitalismo”.