Roma, 30 mar. (AdnKronos) – Per l’edilizia, il 2016 può essere, finalmente, l’anno della svolta e, in particolare, per il mercato dei lavori pubblici, che potrà beneficiare di alcune condizioni particolarmente favorevoli. Una grande opportunità é rappresentata dalla clausola europea degli investimenti mentre sul piano normativo la riforma del codice degli appalti costituisce un fondamentale strumento in termini di semplificazione, trasparenza e legalità del mercato, che in questi anni non ha dato una buona prova di sé. È questo lo scenario tratteggiato dal presidente dell’Ance, Claudio De Albertis, nella sua relazione al seminario organizzato dall’associazione dei costruttori, ‘il codice dei lavori pubblici: un nuovo inizio’.
In particolare, il presidente dell’Ance ha posto l’accento sulle opportunità offerte sul piano finanziario dalla clausola europea degli investimenti “grazie alla quale l’Italia, con un aumento di spesa per 5,1 miliardi, può attivare il cofinanziamento di programmi infrastrutturali per il valore di 11,3 miliardi di euro”.
“Ma per poterla cogliere – ha sottolineato – occorre dare prova di efficienza e di competitività del sistema Paese. I meccanismi di spesa delle pubbliche amministrazioni vanno disincrostati, i progetti devono rispondere agli obiettivi di qualità e di efficienza che i territori necessitano e le imprese devono cambiare il proprio approccio per realizzare prodotti capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini”.