(AdnKronos) – Nella sua omelia, monsignor De Scalzi ha più volte sottolineato la statura morale e l’attaccamento dell’ex ct alla famiglia: “Una famiglia vincente – ha detto – oggi giustamente orgogliosa del suo capitano”. Maldini, ha detto, “è stato un grande giocatore e un ottimo allenatore, oltre che un modello di signorilità, simbolo dei valori dello sport e scopritore di talenti, tra cui quello del figlio Paolo”.
Lacrime e applausi in particolare quando, dopo l’omelia funebre, una delle figlie di Maldini, Donatella, ha preso la parola rivolgendo un pensiero al padre: “Quando ci hai lasciati – ha detto – è successa una cosa incredibile: siamo stati sommersi da messaggi di affetto nei tuoi confronti; messaggi toccanti, non banali, che ti descrivevano per quello che sei stato veramente”. E’ così che “ho capito che a ognuna di queste persone avevi regalato un po’ di te”. A tutti “hai trasmesso quei valori che sempre ti hanno contraddistinto”. Ed è “per questo che voglio ringraziarti per questo viaggio unico e meraviglioso che abbiamo fatto insieme e che inevitabilmente ci farà tornare il sorriso ogni volta che penseremo a te”.
Quindi è stata la volta di una delle nipoti di Maldini che, più volte interrotta dall’emozione, ha detto: “Ci hai tenuti per mano nel grande viaggio della nostra vita. Ci chiamavi zingare e sempre un po’ girovaghe, ma non andavi mai a dormire se non ci sentivi rientrare. Non volevi mai perderti una partita in tv, ma poi finivi sempre per accontentare noi piccoli girando sui cartoni. Caro nonno – ha concluso la ragazza – ci manchi già. E senza di te è tutto un po’ più grigio”.