(AdnKronos) – Non è credibile, continua il segretario, “che questi alberghi chiudano definitivamente o diventino altro. Il rischio vero è che l’operazione sia studiata a tavolino per non assumere i dipendenti attuali, procedendo al momento opportuno alla vendita e conseguentemente a nuove assunzioni, magari sfruttando le agevolazioni fiscali previste dalla Finanziaria”.
Le difficoltà nascono anche dalla compresenza di due interlocutori Atahotels, titolare dei rapporti di lavoro, e Enpam – Antirion che detengono la proprietà delle mura.
“Non accetteremo rimpalli. Tutti -sottolinea Sesena- devono assumersi le proprie responsabilità: Enpam, Ata Hotels, ma anche le istituzioni a partire dal Ministero dello Sviluppo a cui chiederemo l’apertura di un tavolo di crisi. In questo settore che tutti celebrano come la leva strategica dello sviluppo della nostra economia, mancano ammortizzatori sociali adeguati per accompagnare i processi di riorganizzazione e le crisi aziendali, ma soprattutto risulta drammaticamente assente il rispetto del lavoro delle persone, senza il quale, lo ricordiamo, l’offerta turistica non può esistere”, conclude