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Appalti: filiera costruzioni firma documento per codice più trasparente

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Roma, 1 dic. (AdnKronos) – Un nuovo codice degli appalti più efficace ed efficiente. A chiederlo è il tavolo unitario della filiera delle costruzioni che “con spirito di responsabilità ha messo a punto un pacchetto di proposte che mirano a sostenere e innovare un settore ancora largamente colpito dalla crisi e a promuovere legalità ed efficienza”. Temi fortemente condivisi da tutte le sigle (Ance, Confartigianato, Assistal, Confapi, Cna, Alleanza Cooperative Italiane, Casartigiani, Oice) che hanno firmato il documento unitario e sui quali si auspicano ulteriori adesioni nei prossimi giorni.
Tra le prime questioni affrontate dal gruppo di lavoro, del quale fanno parte gli attori della grande catena produttiva, che racchiude le realtà imprenditoriali in tutte le proprie articolazioni e dimensioni, il mondo dell’artigianato, della cooperazione e delle società di ingegneria, quella appunto del nuovo codice, considerato unanimemente uno strumento capace di imprimere una svolta al settore dei lavori pubblici, seppure bisognoso di alcune modifiche indispensabili per assicurare maggiore trasparenza ed efficacia
A cominciare dal tema della qualificazione delle imprese per la quale si chiede di tenere conto degli effetti della pesante crisi e quindi di estendere a 10 anni il periodo di riferimento per comprova dei requisiti Soa, oltre alla possibilità per le gare sopra i 20 milioni di utilizzare i migliori 5 anni sugli ultimi dieci e di introdurre ai fini della qualificazione nuovi criteri reputazionali non solo quantitativi, ma in grado di premiare quei soggetti che hanno mantenuto una struttura affidabile e con elevate professionalità. Allo stesso tempo, occorre richiedere l’obbligo di iscrizione alle Soa a partire dai lavori oltre i 258.000 euro, per semplificare e facilitare l’accesso delle micro e piccole imprese al mercato dei lavori pubblici.