Home Nazionale Venezia: anziano ucciso, impronte ‘incastrano’ romeno già detenuto per stupro

Venezia: anziano ucciso, impronte ‘incastrano’ romeno già detenuto per stupro

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Venezia, 12 nov. (AdnKronos) – Sono state le impronte digitali a ‘incastrare’ il 20enne romeno, considerato l’autore della brutale aggressione ad Alberico Cannizzaro, l’anziano ucciso il 2 luglio scorso nella sua abitazione di Marghera nel corso di una rapina. Le accuse per il giovane, attualmente in carcere in Romania con l’accusa di aver sequestrato e stuprato una connazionale, sono di omicidio e rapina, dato che dall’abitazione della vittima sono stati sottratti anche dei gioielli.
Le indagini, nel corso di questi mesi, sono state svolte dagli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Venezia che, in stretta sinergia con il Pubblico Ministero titolare dell’inchiesta, ha lavorato senza tralasciare alcuna pista e analizzando i numerosi e diversificati contesti criminali di Mestre e Marghera. Infatti, l’autore appartiene proprio ad uno degli ambienti criminali attenzionati per l’occasione dagli investigatori della Polizia di Stato.
La conferma del suo coinvolgimento nell’omicidio si è avuta quando sono state comparate le sue impronte con quelle rinvenute sul luogo del delitto, rilevate dai colleghi del locale Gabinetto di Polizia Scientifica di Venezia insieme ai colleghi dell’omologo ufficio regionale di Padova durante il primo e fondamentale sopralluogo eseguito sulla scena del crimine.