Home Nazionale Vaccini: indagine Sip, teenager ‘promossi’, 70% li ritiene necessari

Vaccini: indagine Sip, teenager ‘promossi’, 70% li ritiene necessari

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Roma, 19 nov. (AdnKronos Salute) – Cosa pensando gli adolescenti dei vaccini? Circa 7 su 10 ritengono che vaccinarsi sia importante e che tutti dovrebbero farlo, il 18,2% ritiene che le vaccinazioni vanno fatte solo per le malattie importanti, soltanto il 2% le ritiene inutili, altrettanto esigua è la percentuale di chi le ritiene pericolose, mentre il 7,5 non sa, non ne ha mai parlato con un adulto. E’ quanto emerge dall’indagine della Società italiana di pediatria (Sip) ‘Abitudini e stili di vita degli adolescenti’ condotta sugli studenti delle terze medie e presentata oggi a Roma in occasione degli ‘Stati generali della pediatria’. Il sondaggio rivela però che la maggioranza dei teenager italiani, pur essendo abbastanza preparata sull’argomento e avendo un’opinione positiva sulle vaccinazioni, non conosce la propria storia vaccinale.
Alla domanda ‘Secondo te a cosa servono i vaccini?’ la maggioranza del campione risponde correttamente: il 71,5% dice ‘a non far venire le malattie’, il 19,2% ‘a far venire le malattie meno gravemente’, solo il 3% non sa, mentre un 5,4% crede che servano a curare le malattie. Tuttavia la maggioranza del campione non sa quali vaccinazioni ha fatto, come confermano le risposte alla domanda ‘Ricordi se hai fatto la vaccinazione contro una di queste malattie?’. Circa 7 adolescenti su 10 non ricordano se hanno fatto il vaccino per la difterite (68,5%), quasi altrettanto elevata la percentuale di chi non sa se ha fatto quello per la polio (61,4%) o per la pertosse (60,7%). E se è comprensibile che la maggioranza dei ragazzi non abbia memoria di vaccini fatti da neonati, colpisce che il 40% non sappia se ha fatto l’antitetanica, e che oltre la metà delle tredicenni non ricordi se ha fatto quella contro il Papilloma virus che viene somministrata all’età del campione della ricerca.
“Questo è il sintomo – commenta il presidente della Sip Giovanni Corsello – che stiamo perdendo la memoria di alcune malattie infettive, come la polio o la difterite, che in passato hanno fatto migliaia di morti e che oggi sono scomparse grazie alle vaccinazioni di massa. Il rovescio della medaglia è credere che i vaccini non siano più utili: questo è uno dei più comuni e pericolosi falsi miti da sfatare. Basta guardare a Paesi come la Siria dove a causa della guerra sono state sospese le vaccinazioni e stanno riemergendo malattie come la poliomielite. Investire sulla conoscenza, a partire dai giovanissimi, può rivelarsi un approccio vincente per contrastare in maniera efficace la cattiva informazione che sta facendo danni anche in Europa e in Italia. Stiamo vedendo casi di neonati e bambini che muoiono per malattie come difterite e pertosse che erano scomparse e che stanno riemergendo a causa del calo delle vaccinazioni”.
In quest’ottica la Sip promuoverà nell’anno 2016 una campagna di comunicazione nelle scuole che punterà a rendere gli studenti ‘ambasciatori’ del messaggio positivo sulle vaccinazioni promosso dalla campagna. Il progetto prevede infatti il lancio di una ‘call to action’ rivolta agli studenti e volta a premiare i migliori lavori sul tema: ‘Il valore del vaccini’.