(AdnKronos) – Sul fronte immigrazione la presidenza olandese indica nei documenti programmatici la necessità di un “approccio coerente” sia sulla sicurezza delle frontiere esterne che nei singoli Stati membri. Inoltre occorre “migliorare l’accoglienza dei rifugiati a livello locale e in Europa”, con una “equa ripartizione degli oneri” fra gli Stati membri, trovando “modi per gestire meglio” i flussi migratori. L’unico modo per farlo è che gli Stati Ue “agiscano assieme e si concentrino sulle cause della crisi”. Nel prossimo semestre il Consiglio dovrebbe decidere anche sulla nuova proposta della Commissione europea per una guardia frontiera e costiera europea.
Sul fronte della lotta al terrorismo la presidenza olandese si prefigge di discutere un quadro strategico per riformare il settore della sicurezza entro la metà del 2016 e di creare una piattaforma unica per gestire le la minaccia terroristica, la crisi dei migranti e la cyber-sicurezza.
La possibile uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea è un altro dei nodi che L’Aia dovrà affrontare nel corso dei prossimi sei mesi. Dopo una prima discussione sulle richieste del premier britannico, David Cameron, al vertice dei leader di metà dicembre, nelle prossime settimane si lavorerà ancora a un compromesso sulle riforme chieste alla Ue, con l’obiettivo di arrivare a un accordo complessivo al summit di febbraio. I Paesi Bassi sono contrari a un’uscita dal Regno Unito dalla Ue e lavoreranno per favorire un’intesa sui diversi punti.