Home Nazionale Truffe: Usb, indignazione per frode su mobilità ma che valga per tutti

Truffe: Usb, indignazione per frode su mobilità ma che valga per tutti

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Roma, 10 feb. (AdnKronos) – “La notizia riguardo alla frode al fondo di sostegno del trasporto aereo, contestata a diversi piloti e comandanti che si trovavano in cassaintegrazione o mobilità, i quali avrebbero omesso di denunciare il lavoro all’estero continuando a percepire l’integrazione al reddito, indigna prima di tutto i lavoratori e il sindacato”. A dichiararlo Fabrizio Tomaselli dell’esecutivo nazionale Usb. “L’Usb – dice- si augura che, una volta appurate le responsabilità di coloro i quali con dolo si fossero approfittati di un sistema che aveva, ed ha tuttora, lo scopo di tutelare il reddito di migliaia di lavoratori espulsi da compagnie aeree e aeroporti, paghi chi ha sbagliato”.
“Indubbiamente – osserva il dirigente sindacale – ci sarebbe piaciuto assistere alla stessa attenzione mediatica quando l’Usb denunciava a gran voce che il fondo del traporto aereo veniva utilizzato da capi azienda, come Colaninno e Sabelli di Alitalia Cai o Scaramella di Meridiana, per licenziare i più anziani e assumere lo stesso giorno dei precari; oppure, per comprare aziende e travasarci attività a scapito sempre dei meno tutelati; oppure quando si creava dumping sociale tra lavoratori. Stessi soldi, stesso sperpero, stesso danno sociale, ma molto meno scandalo”.
“Speriamo quindi che questa brutta notizia possa essere l’occasione per aprire un dibattito su come cambiare le cose, assumendosi ognuno le proprie responsabilità. Da anni l’Usb chiede a gran voce una riforma del sistema di ammortizzatori sociali nel Trasporto Aereo, che da parcheggio oneroso, a carico della collettività e a danno dei lavoratori, venga trasformato in fondo per il reinserimento nel posto di lavoro. In poche parole, meno cassaintegrazione e più lavoro – conclude Tomaselli – un obiettivo assolutamente realizzabile in un settore che comunque è in espansione da anni e che invece si è volutamente evitato di perseguire. Forse perché questo sistema agevola i furbi, siano essi lavoratori o grandi manager”.