Home Nazionale Terrorismo: servizi Gb, Obama aspettò troppo per blitz per ostaggi

Terrorismo: servizi Gb, Obama aspettò troppo per blitz per ostaggi

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Washington, 12 feb. (AdnKronos) – Il governo americano ricevette dall’intelligence britannica informazioni sul luogo dove lo Stato Islamico teneva prigionieri gli ostaggi occidentali, ma aspettò oltre un mese per agire e quando finalmente il blitz fu compiuto, il 4 luglio dello scorso anno, era troppo tardi. E’ quanto scrive The Daily Beast, citando fonti sia britanniche che americane, dopo che lo stesso Barack Obama in un’intervista rilasciata dopo la morte di Kayla Mueller ha confermato di aver ordinato un blitz per liberare la giovane cooperante americana ed altri ostaggi ma le forze speciali americani sono arrivate “un giorno o due” in ritardo.
“Avevamo le informazioni, ma loro non si sono fidati ed hanno aspettato senza fare nulla”, così fonti britanniche ricordano la rabbia e la frustrazione provocata dall’esitazione di Washington a dare l’ok arrivato troppo tardi: gli ostaggi erano stati trasferiti e qualche settimana dopo l’Is iniziò a decapitare gli ostaggi americani e britannici. Verso la fine di maggio, il governo britannico aveva individuato due o tre luoghi, a Raqqa e nei suoi dintorni, dove i militanti avevano spostato gli ostaggi nelle precedenti settimane e mesi.
Ma le informazioni, raccolte con i satelliti, i droni di ricognizione, le intercettazioni elettroniche e il confronto con quanto raccontato dagli ostaggi liberati, allora non erano ancora certissime: i servizi britannici non erano in grado di indicare con certezza dove fossero tenuti gli occidentali, tra i quali gli americani James Foley, Steven Sotloff e Kayla Mueller. All’inizio di giugno però Londra ebbe “una identificazione certa” sul luogo di detenzione e l’informazione fu subito “passata a Washington”, spiegano ancora fonti dell’intelligence britannica. Ed a questo punto lo stallo di Washington, ancora inspiegabile per gli 007 britannici.