Bruxelles, 25 nov. – (AdnKronos) – Aumentare il coordinamento dell’azione degli Stati membri e dell’Unione europea per prevenire la radicalizzazione e combattere il terrorismo, creare una lista nera dei jihadisti in Europa e controllare sistematicamente i confini esterni della Ue. Prevenire la partenza dei foreign fighters europei ed evitare la diffusione dell’estremismo violento online e in carcere. Questi alcuni dei punti della risoluzione non vincolante approvata dal Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo dopo gli attacchi terroristici di Parigi. La risoluzione, redatta da Rachida Dati, eurodeputata francese del Ppe, è stata adottata con 548 voti favorevoli, 110 contrari e 36 astensioni.
L’Europarlamento propone di creare una blacklist europea di jihadisti e di sospetti terroristi e chiede di formulare una definizione comune di ‘foreign fighters’, i giovani europei che partono per andare a combattere su teatri di guerra in altri Paesi, per consentire procedimenti penali nei loro confronti nel momento in cui dovessero rientrare sul suolo della Ue. Nella risoluzione si invitano inoltre gli Stati membri ad assicurare che i combattenti stranieri al loro rientro in Europa siano sottoposti a “controllo giudiziario” e, se del caso, a “detenzione amministrativa” fino all’avvio del corrispondente procedimento giudiziario.
Il Parlamento europea sottolinea inoltre l’urgenza di controlli “sistematici e obbligatori” alle frontiere esterne della Ue e richiede “un’intensificazione dello scambio di informazioni” tra le autorità nazionali e l’Europol per migliorare l’individuazione e il monitoraggio dei sospetti terroristi. I deputati chiedono agli Stati membri di utilizzare meglio gli altri strumenti come il Sis II, il Sistema d’informazione Schengen. (segue)