Beirut, 11 apr. (AdnKronos/Aki) – Ennesima giornata di sangue in Siria. Nel paese dilaniato da oltre quattro anni di conflitto si contano già almeno 41 morti, in gran parte soldati fedeli al regime del presidente Bashar al-Assad.
Secondo gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, gruppo vicino all’opposizione con sede a Londra, almeno 20 militari sono morti in un attacco di jihadisti dello Stato islamico (Is) contro la base aerea di Khalkhala, nella provincia di Sweida, nella Siria meridionale. Nell’assalto sono rimasti uccisi anche 15 miliziani. Stando ad altri attivisti, l’esercito sarebbe riuscito a respingere l’attacco, ma la notizia per il momento non trova conferme ufficiali.
Altre sei persone sono morte e 50 sono rimaste ferite in un bombardamento dei ribelli sul quartiere Sulaimanyeh di Aleppo, nel nord della Siria, che ha distrutto numerosi edifici. Secondo la tv di Stato, il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore perché decine di civili sono ancora intrappolati sotto le macerie.