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Siria: portavoce Assad, Occidente si coalizzi con noi contro Is

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Beirut, 18 set. (AdnKronos/Aki) – In una lunga intervista all’emittente Abc, Bouthaina Shaaban, portavoce e stretta consigliera del presidente siriano Bashar al-Assad, ha chiesto al governo australiano e a tutti i paesi occidentali di cooperare con il regime per combattere il sedicente Stato islamico (Is). “Il mio messaggio al governo australiano – ha detto – è che deve esserci una volontà vera di combattere il terrorismo. E una volontà vera passa per una vera coalizione e cooperazione con la Russia, la Cina, il governo siriano e tutti i paesi e governi che sono veramente interessati a combattere il terrorismo”.
All’inizio della settimana, l’Australia ha lanciato il suo primo raid aereo contro obiettivi dell’Is in Siria, nel quadro della coalizione internazionale guidata dagli Usa. Ma per Shaaban, finora i raid della coalizione non hanno prodotto risultati apprezzabili. A suo giudizio, i risultati saranno raggiunti solo quanto l’Occidente smetterà di opporsi al regime di Assad e di “interferire” nella politica interna del paese.
“Perché – si è chiesta – lanciate supposizioni sul nostro presidente invece di provare a risolvere il problema, a vantaggio del popolo siriano, della Siria, del Medio Oriente e del mondo intero? La Siria è un paese con 10.000 anni di storia, il popolo siriano è tra i più civilizzati, è capace di scegliere il suo governo e il suo presidente senza interferenze dell’Occidente”.
Shaaban ha poi accusato i paesi che partecipano alla coalizione di voler fare della Siria “uno Stato satellite dell’Occidente”. “Questa guerra – ha affermato – riguarda il pensiero autonomo della Siria, che è sempre stata un paese molto indipendente e che non è quello che l’Occidente vorrebbe che fosse”.
Infine la consigliera di Assad ha parlato del ruolo della Russia, commentando le notizie sul rafforzamento della sua presenza in Siria. A suo dire, Mosca ha nel paese solo un ruolo di consulenza. “Sappiamo che i russi non faranno nulla – ha detto – se non insieme al governo e all’esercito siriani”.
“Il modo migliore per combattere il terrorismo – ha ribadito – è far sì che questa coalizione si allarghi, vada oltre la Russia. Il terrorismo che oggi vedete e descrivete qui da noi, domani potreste trovarlo in Europa e il giorno dopo negli Stati Uniti”.