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Sanità: Cgil Sicilia, su neonata morta individuare responsabilità

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Palermo, 13 feb. – (AdnKronos) – “Rispetto alla vicenda della neonata morta per un ‘livello assistenziale’ negato occorre, intanto, individuare subito le responsabilità e le eventuali carenze e inottemperanze nell’ambito privato rispetto al percorso di assistenza neonatale e in relazione ai protocolli operativi individuati dalla Regione per il servizio di trasporto per le emergenze neonatale (sten) e il collegamento con le unità di terapia intensiva (utin)”. Lo dicono Mimma Argurio ed Elvira Morana, della Cgil Sicilia, aggiungendo che “va fatta, però, subito anche un’indagine approfondita sui bisogni dei cittadini e sulle capacità del sistema di dare risposte, avendo chiaro che queste non possono essere demandate esclusivamente al senso di responsabilità degli operatori”.
Per le due esponenti della Cgil “l’indignazione, a partire da quella del presidente della Repubblica, deve portare a ragionare in termini di sostenibilità del diritto alla salute piuttosto che in termini di sostenibilità economica”. Argurio e Morana aggiungono che “quanto emerso poi dall’indagine Istat sulla carenza delle nascite richiama anche alla necessità di leggere attentamente la situazione delle donne in Sicilia: dai mancati servizi alla mancata lettura dei bisogni di genere nei diversi ambiti, alla disoccupazione. Ecco perché – concludono – è urgente la costituzione di una task force (operativa, non solo sulla carta) sulle questioni di genere. A distanza di oltre due anni il presidente Crocetta su questo tema non ha trovato il tempo per un confronto”.