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Saldi: Adiconsum, diversità date legate a lobby commercio

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Roma, 22 giu. (Labitalia) – “E’ ormai anacronistico continuare con la normativa sui saldi. Le diversità di inizio e fine dei saldi tra un provincia e l’altra non sono legate alle condizioni meteorologiche, bensì alle lobby del commercio”. Lo dice a Labitalia Pietro Giordano, segretario nazionale di Adiconsum. “Ormai è sotto gli occhi di tutti -sostiene- come, sempre di più, tra promozioni, liquidazioni e sconti vari, la normativa che regola i saldi di fine stagione appaia un colabrodo”.
“E’ tempo di aprire -spiega- una stagione legislativa che liberalizzi realmente e progressivamente il mercato e che i commercianti si misurino per la loro capacità imprenditoriale e non per normative di protezione varate decine di anni fa”.
“Confcommercio e Confesercenti -commenta Pietro Giordano- sanno benissimo che i commercianti effettuano sconti durante tutto l’anno, arrivando a inventare anche la ‘stagione sommersa dei pre-saldi’ che si consuma durante le settimane precedenti i saldi ufficiali”.
“I pre-saldi sono quel meccanismo -sottolinea il presidente- attraverso il quale sotterraneamente, attraverso telefonate, sms e mail, si avvertono i clienti affezionati che i saldi per loro iniziano prima e che possono, quindi, acquistare, molti giorni prima, i capi in saldo (spesso i migliori) che certamente non saranno a disposizione di tutti i consumatori quando ufficialmente si aprirà la stagione dei saldi in quella città”.
Adiconsum “ha chiesto più volte a Confcommercio e Confesercenti di aprire un tavolo, con tutte le associazioni dei consumatori rappresentative, che progressivamente liberalizzi il commercio a tutela dei consumatori, ma anche dei commercianti seri che non usano sotterfugi o concorrenza sleale”.