Rimini, 6 giu. (AdnKronos) – “Sono sieropositivo, questa è una siringa infetta….questa è una rapina”. Con questa frase un uomo di 33 anni costringeva le sue vittime a consegnare il denaro sotto la minaccia di una siringa. Il rapinatore è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura di Rimini. Sono almeno sette i colpi che il malvivente avrebbe messo a segno in soli tre giorni in alcune farmacie del capoluogo. Tra questi una rapina il 30 maggio scorso in una parafarmacia che gli aveva fruttato 550 euro.
Sempre gli stessi era gli indumenti utilizzati: abbigliamento casual, maglietta verde militare o in altre circostanze un vestiario completamente in jeans. Gli investigatori della Questura di Rimini, dopo aver raccolto la denuncia e le dichiarazioni dei gestori di alcune delle farmacie e parafarmacie colpite, hanno iniziato a esaminare minuto per minuto diverse ore di filmati tratti dagli impianti di videosorveglianza installati negli esercizi e lungo le strade in cui si sono consumate le rapine o comunque utilizzate dal rapinatore per scappare.
E ieri è stato raggiunto l’obiettivo. Dopo numerosi appostamenti effettuati nei pressi delle parafarmacie ancora non rapinate, passando in viale Amerigo Vespucci i poliziotti sono stati insospettiti da un uomo, rispondente alle descrizioni del rapinatore, che si aggirava osservando gli esercizi commerciali posti sul lato destro direzione Miramare. A quel punto lo hanno fermato per un controllo: dalla perquisizione effettuata sono stati ritrovati gli stessi indumenti utilizzati dall’uomo durante le rapine e ritratti nelle immagini; inoltre è stato riconosciuto dalle vittime. Al termine degli accertamenti, il 33enne è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto. All’uomo vengono contestate diverse rapine aggravate e tentativi di rapina commessi tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.