Roma, 12 feb. (AdnKronos) – Sale la tensione nell’Aula di Montecitorio, dove sono in corso le votazioni sul ddl riforme costituzionali. Il M5S chiede una sospensione dei lavori di 4 ore per ragionare sul “punto cardine della partecipazione dei cittadini alla vita politica. Se non ci date le quattro ore di sospensione, credo che ce la prenderemo”, minaccia il grillino Davide Crippa.
Marina Sereni, presidente di turno, non concede pausa. “Non possiamo sottoporre all’Aula – spiega – richieste di sospensione durante la seduta fiume. La presidenza può solo concedere sospensioni tecniche, come è stato fatto. La presidenza non ha nulla in contrario a concederle quando ci siano le ragionevoli prospettive di una finalità. Non è questo il caso in questa fase”.
“Il comitato dei nove tra breve chiederà una ulteriore sospensione – aggiunge – é di buon senso che questa pausa sia usata per ulteriori approfondimenti sul tema posto da M5S”. Subito si scatena la reazione dei 5 Stelle, con urla e grida dai banchi. “Lei si sta rendendo complice – dice Riccardo Fraccaro a Sereni – dovrebbe fare i conti con la sua coscienza, io al posto suo non dormirei la notte. E’ complice di una presidente succube e schiava di una maggioranza incostituzionale”.