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Ricerca: pozione medioevale batte super batteri

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Roma, 31 mar. (AdnKronos Salute) – Dal passato un rimedio contro il moderno superbatterio resistente agli antibiotici. Una pozione usata nel Medioevo contro le infezioni agli occhi, una sorta di collirio ‘ante litteram’ a base di aglio, cipolla, vino e bile di stomaco di mucca, può oggi sconfiggere il Mrsa, lo Stafilococco aureo resistente alla meticillina. Un nemico invisibile che senza un opportuno trattamento può diventare molto pericoloso.
La pozione è stata scoperta in un polveroso manoscritto dell’epoca, conservato alla British Library, e i ricercatori dell’Università di Nottingham l’hanno tradotta, riprodotta e testata. Il medicinale vecchio di mille anni, tutt’ora efficace come antibatterico, è stato presentato al congresso annuale della ‘Society for General Microbiology’ a Birmingham.
Il manoscritto è il Bald’s Leechbook ed è considerato uno dei primi testi di medicina conosciuti: un giacimento prezioso di antichi rimedi, unguenti e trattamenti. Nel libro – riporta il ‘Telegraph’ – c’erano tutte le istruzioni per riprodurre il ‘mix’ e farne una soluzione topica da applicare sull’occhio. Si consiglia di lasciare il rimedio a purificare per 9 giorni, in infusione in un vaso d’ottone, prima del suo utilizzo. Nessuno dei ricercatori si aspettava che la pozione potesse funzionare anche nel 21esimo secolo. E sono rimasti davvero stupiti nello scoprire durante i test sui topi che non solo l’unguento può curare l’orzaiolo, un’infiammazione delle ghiandole sebacee alla base delle ciglia, ma soprattutto combattere il superbatterio.