Home Attualità Quote rosa in macelleria, 10mila le donne al banco carne

Quote rosa in macelleria, 10mila le donne al banco carne

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Verona, 11 mag. (Labitalia) – “Le quote rosa in macelleria esistono, eccome. Chi pensa che la figura del macellaio sia esclusivamente maschile, non sa che, su 30.000 macellerie in Italia, un terzo vedono la presenza costante di donne, impegnate nei lavori di preparazione del prodotto”. A dirlo, nel corso della 26ma edizione di Eurocarne, rassegna internazionale del comparto carneo, in corso a Veronafiere, è Mario Giuliatti, presidente dell’Associazione macellai veronesi.
A Eurocarne, oggi, è andata in scena anche la prima edizione del Concorso nazionale donne macellaie di Federcarni, dedicato proprio alle quote rose in macelleria che si sono sfidate nella preparazione di una serie di piatti, rigorosamente a base di carne.
Nella maggior parte dei casi, come specifica il presidente nazionale di Federcarni, Maurizio Arosio, “le donne svolgono attività di macelleria ‘leggera’”, che significa niente operazioni complicate di disosso (anche se sono preparate a farlo), ma prevalentemente lavori di rifinitura, di preparazione di prodotti crudi pronti a cuocere e di prodotti di gastronomia. “Siamo angeli dei fornelli, anche in macelleria”, scherzano, ma non troppo, Veronica Compri, della macelleria omonima di Buttapietra (Verona), ed Elisa Martin, che lavora alla macelleria di Luigi ed Enrico Bortolazzi.
Inoltre, la presenza femminile è in molti casi l’interfaccia con i responsabili degli acquisti e dispensa consigli sulle modalità di preparazione e cottura, dichiarano Giuseppina Casali, Massimina Colombi e Angela Dinosio, che sono ad Eurocarne per partecipare al concorso di Federcarni proprio sulle quote rosa.
Per ora, sono circa diecimila le donne che gravitano nell’orbita delle macellerie – fanno sapere da Federcarni – ma la tendenza è in aumento, soprattutto alla luce dell’evoluzione che sta vivendo il negozio tradizionale, sempre più proiettato verso le preparazioni pronte da scaldare, ma anche gli stuzzichini, gli aperitivi e la ristorazione veloce.
E al Concorso nazionale donne macellaie di Federcarni, sul gradino più alto del podio, a pari merito, la squadra di Verona (Veronica Compri e Elisa Martin), con una tartare di manzo, con brummuase di asparagi, granelli di bianco d’uovo e olio d’oliva; quella di Lodi (Angela Dinosio, Massima Colombi e Giuseppina Casoli), con una fettina di lonza, formaggio e ripieno con polpette di manzo, carciofi e olive; e le ragazze della Scuola Macellaria di Padova (Paola Serravalle e Sofia Scarpa), con un rotolo di lonza di maiale, con ripieno di spinaci, radicchio e formaggio.