Home Nazionale Quando riciclo fa rima con sociale, Ricrea premia ‘Rebibbia Recicla’

Quando riciclo fa rima con sociale, Ricrea premia ‘Rebibbia Recicla’

0

Roma, 7 lug. – (AdnKronos) – Riciclo fa rima con sociale. Lo dimostra l’attività della cooperativa Rebibbia Recicla, formata da un gruppo di detenuti della casa circondariale di Roma, che ha ricevuto uno speciale premio per l’impegno volto al recupero e al riciclo degli imballaggi in acciaio.
Il riconoscimento è stato assegnato da Ricrea, il Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio, nell’ambito di Comuni Ricicloni, l’iniziativa di Legambiente che ogni anno individua in Italia le amministrazioni locali con le migliori performance di raccolta differenziata e di gestione dei rifiuti.
All’interno del penitenziario romano i detenuti della cooperativa, coordinati da un tecnico esterno, si occupano di separare gli imballaggi in acciaio, alluminio e plastica estraendoli dal materiale multileggero raccolto. Grazie a uno speciale impianto di selezione e cernita vengono recuperati e avviati al riciclo barattoli, lattine, bombolette, tappi corona, fusti e scatolette.
Tra i rifiuti trattati figurano anche quelli prodotti direttamente nella casa circondariale: imballaggi a “chilometro zero”, che non escono, cioè, dal carcere. “L’esperimento nel carcere di Rebibbia – commenta Roccandrea Iascone, responsabile comunicazione Ricrea – è un successo non solo dal punto di vista ambientale, ma anche in ottica sociale ai fini del reinserimento occupazionale dei detenuti”.
I lavoratori infatti vengono assunti e possono svolgere la propria attività percependo un regolare stipendio, ma soprattutto acquisendo una formazione sul campo che poi possono spendere sul mercato del lavoro una volta finito di scontare la pena. Rebibbia Recicla opera per conto del Consorzio Rolando Innocenti, azienda specializzata nel settore della raccolta, trasporto e recupero di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, nel bacino est della regione Lazio.
Oltre a Rebibbia Ricicla, Ricrea ha premiato per gli ottimi risultati raggiunti il Comune di Sala Baganza per il Nord Italia e il Comune di Sinnai per il Sud.
“Sono eccellenze come queste, insieme a una sempre migliore efficienza gestionale – prosegue Iascone – che ci hanno consentito di ridurre ulteriormente il contributo ambientale per gli imballaggi in acciaio, che passerà dagli attuali 21 a 13 euro a tonnellata a partire dal 1 ottobre 2015. Un ulteriore segnale di riduzione dei costi per le imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi, che permetterà comunque di garantire il ritiro dei rifiuti urbani di imballaggio sull’intero territorio nazionale e il riconoscimento ai Comuni dei corrispettivi previsti dal nuovo Accordo Quadro Anci-Conai (420 milioni di euro stimati nel 2015)”.
Nel 2014 in Italia sono state avviate al riciclo 335.854 tonnellate di imballaggi in acciaio, sufficienti per realizzare ben 2.239 copie dell’Albero della Vita, icona del Padiglione Italia e simbolo di Expo 2015.
Il tasso di recupero, pari al 74,3% delle quantità immesse a consumo (452.298 tonnellate), conferma il nostro Paese tra i migliori in Europa nell’attività virtuosa di assicurare nuova vita agli imballaggi in acciaio. L’acciaio è il materiale più riciclato in Europa: è facile da differenziare e viene riciclato al 100% e all’infinito senza perdere le proprie intrinseche qualità.