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Progetto Scow, compost nelle zone turistiche del Mediterraneo

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Roma, 28 lug. (AdnKronos) – Un progetto dedicato allo sviluppo di modelli di raccolta e riciclo dei rifiuti organici, di alta qualità, con tecnologie semplici e costi contenuti, in territori a vocazione turistica e agricola dell’area del Mediterraneo. Si chiama ‘Scow – Selective Collection of the Organic Waste in tourist areas and valorization in farm composting plants’ ed è stato presentato a Expo 2015, presso la Global Farm of the Future, dal Consorzio Italiano Compostatori insieme a Environment Park.
Lo scopo del progetto, finanziato nell’ambito del Programma Enpi Cbcmed, è di definire uno schema innovativo e sostenibile di gestione dei rifiuti organici in zone con affluenza turistica stagionale. Prevede l’ottimizzazione della raccolta e del trattamento in impianti di compostaggio decentralizzati e a piccola scala ubicati vicino ai siti di produzione dei rifiuti e la valorizzazione del compost prodotto in aree agricole limitrofe.
Il Cic partecipa al progetto in supporto ai project leader, Agenzia di Ecologia Urbana di Barcellona e Environment Park di Torino, parco scientifico tecnologico che incentiva la crescita dell’innovazione lavorando con le imprese che puntano sulla sostenibilità ambientale per sviluppare nuove opportunità di business.
L’esperienza del progetto Scow sarà potenzialmente replicabile in altre aree del Mediterraneo, riducendo gli impatti alla fonte, attraverso una semplice gestione della raccolta dei rifiuti organici e del loro trattamento con una prospettiva di autosufficienza. Il progetto prevede la realizzazione di circa 15 impianti di compostaggio di taglia media e di circa 400 compostiere di comunità, in Catalogna, Corsica, Israele, Palestina, a Malta e Genova.
Il progetto contribuirà a migliorare la gestione generale dei rifiuti, chiudendo il ciclo della materia organica in territori con un importante mancanza di carbonio organico nel suolo, migliorandone la struttura e la fertilità e diminuendo la desertificazione, il riscaldamento globale e l’occupazione in discarica. Il progetto, iniziato nel 2013, ha visto la definizione dei diversi modelli, ottimizzati di caso in caso sulla base delle caratteristiche legislative, morfologiche, turistiche e sociali dei vari territori; i primi impianti sono già stati inaugurati (Israele, Corsica, e giusto la settimana scorsa in Catalogna).