Roma, 16 giu. (AdnKronos) – Fine delle primarie o nuovo inizio. E’ tra questi due estremi che sembra destinato a muoversi il dibattito su questa modalità di selezione dei candidati. Con uno scambio di ruoli rispetto a quelli ricoperti fino ad oggi. “Dipendesse da me, la loro stagione sarebbe finita”, dice stamattina il presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi.
Diverso invece l’orientamento in Forza Italia, in passato sempre allergica a questa procedura. “Se tutti i partiti fossero d’accordo a stabilire le primarie come mezzo di selezione delle candidature, si potrebbe pensare anche ad un disegno di legge per regolamentarle, se diventano il meccanismo di selezione pre-voto dell’Italicum”, ha sottolineato qualche giorno fa il consigliere politico del partito, Giovanni Toti.
E a dar manforte a questo intendimento arriva il deputato azzurro Rocco Palese, che sul tema annuncia la presentazione di una proposta di legge. “Se svolte in modo serio e rigoroso a tutti i livelli, le primarie -afferma- sono davvero uno strumento indispensabile per riavvicinare i cittadini alla politica consentendo loro di partecipare alla selezione delle classi dirigenti”.