Roma, 3 feb. (AdnKronos) – Per la privatizzazione di Poste Italiane, “l’obiettivo indicato è quello del 2015 e noi ci stiamo lavorando. Nell’ambito di un progetto che, come noto, prevede per lo Stato la conservazione della maggioranza”. A sottolinearlo è l’amministratore delegato del gruppo, Francesco Caio, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. L’operazione arriverà nei primi sei mesi dell’anno? “Al momento l’azionista non ha indicato una finestra temporale così precisa”, ha risposto il top manager per il quale questo percorso “è coerente con la strada che abbiamo imboccato finora perché mette al centro il cliente e quindi i risultati e il merito”.
Caio si è soffermato poi sull'”importante investimento informatico per rendere tutta la nostra posta tracciabile”, che il gruppo ha in programma. “E’ un servizio che già oggi offriamo per alcune categorie di corrispondenza e di pacchi. Puntiamo a una tracciabilità completa. Anche per questo, i piano industriali si fanno a cinque anni e non a tre settimane”.
E quella che immagina Caio nei prossimi anni è un’azienda “più semplice, più sostenibile e più strategica per il paese. Un’azienda che, attraverso uno sviluppo inclusivo, dovrà accompagnare l’Italia nel passaggio dall’economia analogica a quella digitale”.