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Porti: Confcommercio, cogliere opportunità autostrade mare

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Roma, 21 lug. (AdnKronos) – Le autostrade del mare sono la principale attività di molti scali portuali italiani e, se si esclude il transhipment (i trasbordi di container da una nave ad un’altra), il maggiore segmento del traffico di merci del Paese. Infatti, nel 2014 più di 84 milioni di tonnellate di merci sono transitate nei porti italiani all’interno di camion o semirimorchi, di cui 30 milioni provenienti o diretti a porti di altri Paesi del Mediterraneo. E’ quanto emerge dal seminario di Confcommercio “Le vie del mare per la crescita” che si è tenuto stamattina a Roma. In questo contesto il ruolo del Sud Italia è significativo e va ulteriormente valorizzato: i porti del Mezzogiorno assorbono, infatti, circa il 60% dell’import/export meridionale.
Inoltre, da non trascurare è il cosiddetto mercato di transito, ovvero il traffico merci estere che utilizza i porti italiani e le reti terrestri nazionali per raggiungere i Paesi d’Oltralpe. Avvalorando, in buona sostanza, sottolinea Confcommercio, l’idea dell’Italia come piattaforma logistica europea nel Mediterraneo. In questo ambito specifico è, dunque, possibile immaginare dei processi virtuosi, sia dal punto di vista dell’efficienza dei trasporti che dell’impatto ambientale, con l’integrazione della modalità ferroviaria per l’instradamento dei carichi oltre la barriera alpina.
Per cogliere pienamente le opportunità offerte dalle autostrade del mare, Confcommercio propone la promozione di accordi di rete tra aziende di trasporto e di logistica complementari; il coordinamento e l’ottimizzazione delle diverse politiche di incentivo all’intermodalità esistenti; l’ampliamento della positiva esperienza dell’Ecobonus nazionale;la rapida rimozione dei limiti esistenti in termini di sagoma e moduli sulla rete ferroviaria nazionale (direttrice tirrenica) per consentire di caricare su ferro i camion e i rimorchi dai porti di sbarco diretti nei Paesi d’Oltralpe.