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Pisa, trapianto fegato urgente dopo colpo di calore nei campi

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Pisa, 21 ago. (AdnKronos Salute) – Nelle scorse settimane è stato eseguito con successo a Pisa un trapianto di fegato d’urgenza su un paziente giunto da Prato per insufficienza epatica fulminante da colpo di calore. Il malato – spiega l’azienda ospedaliera universitaria pisana in una nota – era a lavorare nei campi ed è stato colto da collasso per le alte temperature della stagione. Era stato inizialmente trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale pratese in coma e ricoverato in rianimazione, ma il giorno successivo aveva manifestato i segni di una evidente e gravissima insufficienza epatica. Per questo è stato disposto il trasferimento a Pisa, nella sezione di Anestesia e rianimazione nel trapianto di fegato diretta da Gianni Biancofiore, per essere sottoposto a trapianto di organo.
Nel giro di 32 ore il trapianto di fegato è stato effettuato dall’équipe di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato diretta da Franco Filipponi, grazie alla disponibilità dell’organo proveniente dal Nord Italia. Il team era composto dai chirurghi Paolo De Simone, Giovanni Tincani, Emanuele Balzano e Erion RReka e dall’anestesista Massimo Esposito.
L’intervento è stato eseguito in condizioni di estrema gravità per lo stato critico del malato, utilizzando particolari tecniche di assistenza extra-corporea. Si tratta di un caso abbastanza raro, proseguono i sanitari, dal momento che in letteratura scientifica sono descritti pochissimi eventi simili. Inoltre, sempre nel mese di agosto – nonostante le temperature ora si siano finalmente abbassate assestandosi sulla media del periodo – la Sezione diretta da Biancofiore è stata contattata per consulenza da 3 rianimazioni toscane per altrettanti casi simili, per fortuna di minore gravità, che non hanno reso necessario il ricorso al trapianto.
Questo dato “evidenzia l’importanza, per chi lavora all’aria aperta, di proteggersi adeguatamente dalle alte temperature e mostra il sinergismo esistente tra rete regionale delle rianimazioni e il centro di riferimento regionale per le malattie epatiche critiche dell’Aoup. Attualmente il paziente, dopo un ricovero in terapia intensiva in prognosi riservata, è stato trasferito nell’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato, da dove verrà fra breve dimesso a casa”.