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Pasolini su un muro di Tor Pignattara con la street art di Verlato

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Roma, 24 apr. (AdnKronos) – Immaginate di affacciarvi dal balcone di casa e trovarvi di fronte dei dipinti enormi, una sorta di museo a cielo aperto. Non è un’idea futurista, si tratta di street art, o arte di strada, espressione artistica nata nelle strade e che ‘arreda’ muri e facciate di palazzine e immobili di periferia con murales e opere di street artist. A Roma, dopo i quartieri di Quadraro, San Basilio, Ostiense e Tor Marancia, anche Tor Pignattara si è arricchita di una nuova opera, grazie al murale di Nicola Verlato, artista veronese tra i più significativi rappresentati del pop-surrealismo internazionale.
Sul muro di una palazzina in via Galeazzo Alessi ha realizzato ‘Hostia’, un’opera dedicata a Pier Paolo Pasolini. Il progetto è stato filmato durante tutte le fasi di realizzazione dalle telecamere di Sky Arte Hd per la seconda edizione di ‘Muro’, la serie dedicata alla street art che torna sulla piattaforma satellitare il prossimo autunno.
“Per me è un sogno che si avvera – afferma Verlato – Tor Pignattara era una zona molto frequentata da Pasolini. Questo lavoro rappresenta la discesa del corpo di Pasolini al momento della sua morte. In alto si vede la figura del presunto assassino Pelosi e due giornalisti che lo intervistano. Pasolini precipita verso un luogo allegorico, una sorta di isoletta in cui trova se stesso bambino, seduto sulle ginocchia di sua madre, mentre impara a scrivere poesie e nel far questo si rivolge a Petrarca, suo mentore ideale a quel tempo. Qui Pasolini incontra anche Ezra Pound, personaggio controverso e che lo scrittore incontrò nel 1969. Credo che i due artisti siano accomunati dall’essere stati respinti dalla società nella loro speranza di essere dei poeti formatori della società stessa”.
‘Hostia’ è il primo lavoro su muro per l’artista veronese, che ha impiegato venti giorni per realizzare il murale, primo passo di un progetto più grande: “La scena dipinta si svolge all’interno di uno spazio che sarebbe, in una visione utopica, un mausoleo che io intenderei costruire a Ostia nel luogo in cui Pasolini è stato assassinato – spiega Verlato – Questo lavoro è solo uno dei vari step progressivi verso i miei obiettivi utopici, tra cui una mostra dedicata a Pasolini che spero di fare a Roma a novembre”.
Il murale, un acrilico su intonaco, in bianco e nero, è stato dipinto interamente a mano da Verlato e misura 10 metri di altezza per 5,8 metri di lunghezza: “Era da tanto tempo che pensavo di fare qualcosa per il pubblico – continua l’artista – Appena ho visto il muro sono rimasto spaventato perché era gigantesco ma quando ho iniziato a dipingere è stato bellissimo”.
“Ho tolto il colore per far risaltare l’aspetto compositivo e architettonico dell’immagine – spiega – Mi interessa che il progetto appaia come una specie di scultura cristallizzata. Se avessi aggiunto i colori avrei creato una specie di estraneità tra l’immagine e il muro, così invece spero che diventi una specie di bassorilievo legato al muro stesso”.
Dopo Roma, le riprese di ‘Muro’ proseguiranno in altre città italiane come Ravenna, Mosciano, Cava di Arcevia, Genova, Olbia e Giffoni. La serie accosterà ad otto città l’esperienza dei più importanti artisti della street art italiani e internazionali. In ogni episodio, Sky Arte Hd seguirà la nascita e la realizzazione di un murale, soffermandosi sull’interazione dell’artista con il quartiere e i suoi abitanti.
“Nella street art l’artista è in relazione con il territorio in cui lavora – dice all’Adnkronos David Vecchiato, curato del progetto di Sky Arte Hd – A Roma il progetto fa parte di una realtà più complessa e rappresenta il calcio d’inizio per un’operazione che arriverà fino a novembre per il quarantennale della morte di Pasolini”.
“A Ravenna invece – prosegue Vecchiato – Jim Avignon, ha trattato la street art dal punto di vista dell’integrazione realizzando un murale su un edificio di tre piani, mentre a Caserta Natalia Rek e Betz hanno realizzato un murale sulle facciate del municipio di Caserta lavorando sul tema dell’amore”.
“Attraverso questa serie di Sky Arte Hd – continua Vecchiato – vogliamo fare uscire un osservatorio sulla street art italiana di oggi e gli argomenti che tira in ballo, come il fenomeno della gentrification nelle periferie; cerchiamo inoltre di capire se con la street art cambiano i costi delle case, e se quella strada e quel quartiere che vivono la street art assumono l’opera come proprio simbolo”.
“Cercheremo di ‘colorare’ un po’ l’Italia – dice Matteo Maffucci, produttore di ‘Muro’ – Con questa serie di documentari abbiamo deciso di mostrare quello che in tantissime città italiane e del mondo sta avvenendo, cioè una diffusione e un’esplosione di arte in strada, fenomeno che ha reso l’uban art una della arti più raccontate e più amate dalla gente”. (Guarda l’intervista)
“Abbiamo cercato di ‘catturare’ 8 super artisti internazionali e di portarli in 8 città italiane per fargli recuperare luoghi e posti con una loro creazione, ovviamente sfruttando e utilizzando le storie che il territorio può raccontare”, conclude Maffucci.