Milano, 17 nov. (AdnKronos) – Il Pil dell’Eurozona aumenterà dell’1,9% nel 2016. Questa la previsione di UniCredit, diffusa con l’Outlook sul prossimo anno. Si tratta di una “crescita superiore al potenziale e alla stima del consenso” spiegano gli analisti di piazza Gae Aulenti, che “continuerà a essere guidata principalmente dalla domanda interna, che dovrebbe mitigare il difficile contesto esterno”.
La politica fiscale è ora diventata “leggermente espansiva, in parte a causa della maggiore spesa legata alla gestione della crisi dei rifugiati”. L’inflazione core “continuerà a crescere, ma a un tasso più contenuto. nelle nostre previsioni l’inflazione difficilmente dovrebbe raggiungerà il target della Bce nei prossimi due anni portando inevitabilmente a un aumento dello stimolo monetario”. L’attesa è che per il prossimo 3 dicembre venga annunciata una estensione del QE da 500 miliardi di euro e un taglio delle tasse superiore ai 12-15 punti.
“Per l’Eurozona – sottolinea Marco Valli, capo economista di UniCredit per l’Area Euro – prevediamo una espansione che accelererà nel corso del 2016 all’1,9% dopo un 1,5% nel corso del 2015. Riteniamo che sarà una ripresa guidata soprattutto dalla componente domestica, specialmente dei consumi privati che beneficeranno della ripresa del mercato del lavoro, in un contesto di inflazione che rimane comunque molto bassa, sotto il target della Banca centrale europea e questo spingerà la Bce probabilmente ad agire ampliando la dose di Qe possibilmente con un taglio del tasso dei depositi”.