Home Nazionale Omeopatia: Omeoimprese a istituzioni, settore vitale può essere stampella Ssn

Omeopatia: Omeoimprese a istituzioni, settore vitale può essere stampella Ssn

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Roma, 12 giu. (AdnKronos Salute) – L’omeopatia e le medicine complementari sono un settore vitale, sia dal punto di vista industriale – con il 2014 chiuso con una crescita del 4% e ben 330 milioni di fatturato in farmacia per 30 milioni di confezioni vendute – sia dal punto di vista dei pazienti, con 11 milioni di consumatori, di cui 3 milioni abituali. Ma è una disciplina ancora poco considerata dalle istituzioni sanitarie alle quali Omeoimprese, l’associazione dei produttori di medicinali omeopatici, lancia una sfida offrendo collaborazione, ma chiedendo in cambio più attenzione e riconoscimento. Anche in virtù dei ‘numeri’.
“Pochi settori possono vantare una crescita del 4% in questi anni di crisi”, spiega il neopresidente dell’associazione imprenditoriale, Giovanni Gorga nel presentare, oggi a Roma, i pilastri del prossimo triennio di presidenza a lui affidato.
“Questo settore può essere di grande aiuto alla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, perché può fare da supporto alle politiche sanitarie legate agli stili di vita sani, rafforzando la prevenzione e contribuendo al benessere della popolazione. E tutto senza pesare sulle casse dello Stato perché i cittadini si pagano da soli queste cure. Ma bisogna che ci siano i necessari riconoscimenti. A partire da una legge di regolamentazione nazionale, attesa da anni”, aggiunge Gorga.
“Nel nostro Paese, a differenza di altre realtà europee – dice all’Adnkronos Salute Gorga – la cultura omeopatica non è cresciuta. Io mi impegnerò perché le cose cambino sgombrando il campo anche dai tanti pregiudizi di cui la disciplina è vittima. E mi impegnerò anche per far capire al ‘Palazzo’, fornendo i dati di farmacoeconomia necessari, che l’omeopatia può essere una risorsa”, dice il presidente degli industriali degli ‘altri farmaci’, sottolineando “che non c’è nessuna intenzione, da parte degli industriali, di puntare alla rimborsabilità o alla gratuità di queste cure”.
Gorga sottolinea che, come alcune esperienze italiane dimostrano, in particolare in Toscana dove è presente anche un ospedale omeopatico, questa disciplina, “che è una branca della medicina ed è ‘atto medico’”, può favorire risparmi e “lavoreremo a indagini e studi per far comprendere quanto pesa il nostro contributo concreto”, ha concluso.
E le risposte del Governo potrebbero non essere lontane, secondo il senatore Maurizio Romani, medico omeopata eletto con il Movimento 5 Stelle, componente della Commissione Igiene e sanità, che ha annunciato da settembre un tavolo del Governo sull’omeopatia con i diversi soggetti interessati. “Sono stato scelto – ha spiegato – per rappresentare le istituzioni al tavolo, in considerazione delle mie competenze. Il mio atteggiamento non è certo talebano in merito. Ma sono sicuramente convinto che l’omeopatia sia efficace, e soprattutto che abbia la capacità di mettere l’accento sull’importanza ‘curativa’ del rapporto medico paziente. Particolarmente importante in questi tempi di crisi”, ha concluso Romani, precisando che la Commissione Igiene e sanità sarà presto al lavoro su tre testi depositati che riguardano l’omeopatia.