(AdnKronos) – Le serie tv sono sicuramente la parte più attesa del catalogo. In conferenza stampa, a Milano, Ted Sarandos, Chief content officer di Netflix, cita ad esempio Narcos, Marvel – Daredevil, Marco Polo, Orange is the new black e il primo film originale Netflix Beast of no nation. In Italia, oltre a esserci fame di contenuti on demand (il mercato è fermo a un giro d’affari di circa 30 mln di euro) ce n’è anche di banda ultralarga: solo nel 2016, secondo gli operatori tlc, si arriverà al 60% della popolazione coperta dal servizio a 30 Mbps.
“Il download qui è ancora molto popolare e diffuso ma noi scommettiamo sulla diffusione dello streaming grazie a reti sempre migliori e molto più veloci”, sostiene Sarandos. Quanto agli accordi con alcuni operatori, Netflix, che finora ne ha sottoscritto uno con Telecom per i contenuti su Timvision, frena: “Siamo aperti a partnership con i provider, certo, ma in molti Paesi non ne abbiamo fatte e abbiamo successo lo stesso. Noi – chiarisce Hastings – non ne abbiamo bisogno, siamo un’applicazione Internet. Piuttosto, è interessante mettere insieme dei marchi”.