Teheran, 19 gen. (AdnKronos/Aki) – Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha condannato il raid israeliano sferrato ieri sul villaggio di Quenitra nel Golan siriano e costato la vita a cinque esponenti di Hezbollah, tra cui Jihad Mughniyeh, figlio di Imad Mughniyeh, il leader del gruppo ucciso nel 2008 con un’autobomba a Damasco. Zarif ha definito il raid israeliano come un ”atto terroristico”.
Porgendo le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime, il capo della diplomazia iraniana ha quindi detto che questo ”atto terroristico indica che la guerra in Siria รจ parte dello scontro con il regime sionista”, si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri iraniano. A Hezbollah, l’Iran chiede di continuare ”il jihad e il martirio contro l’occupazione e l’interferenza straniera negli affari di altre nazioni”.